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Prefazione alla terza edizione La terza edizione del presente manuale è il risultato di un impegno particolarmente rilevante che ha consentito di realizzare un’opera completa che ricostruisce gli istituti di diritto amministrativo attraverso l’analisi sistematica della giurisprudenza amministrativa e civile della Cassazione, nonché di quella della Corte di giustizia Ce. Il manuale mantiene l’impostazione delle precedenti edizioni sul piano della struttura e della metodologia. La redazione del testo si è giovata dall’enorme quantità di materiale raccolto ed utilizzato nei corsi di preparazione agli esami da uditore giudiziario, da referendario della Corte dei Conti e dei T.A.R. nonché per l’abilitazione alla professione da Avvocato che l’autore svolge in Bologna e Milano da numerosi anni. Infatti, soltanto una raccolta sistematica della legislazione e della giurisprudenza, effettuata di volta in volta negli anni, poteva consentire la redazione di un manuale completo e con taglio pratico come questa terza edizione. Gli interventi normativi si sono susseguiti negli ultimi cinque anni ad un ritmo vertiginoso ed incalzante determinando una completa riforma del diritto amministrativo in ogni settore con evidenti difficoltà anche per gli operatori più esperti di mantenersi aggiornati. La terza edizione si è resa necessaria a seguito delle copiose riforme legislative che hanno toccato tutti i settori del Diritto Amministrativo quali, ad esempio, tra le tante novità, le recenti disposizioni sul procedimento amministrativo introdotte dalla legge n. 15 del 2005, il Codice dei contratti della pubblica amministrazione, le nuove norme in materia ambientale, il Testo Unico sulla documentazione amministrativa, il Testo Unico del pubblico impiego, il Testo Unico in materia espropriativa e, ancora, le significative innovazioni relative ai servizi pubblici, la riforma del titolo V della Costituzione con particolare riferimento al rapporto Stato – Regioni ed Enti Locali nonché la nuova disciplina del processo amministrativo introdotta dalla legge n 205 del 2000. Anche se alcune riforme sono recenti, come quelle in materia di contratti della pubblica amministrazione, e gli orientamenti giurisprudenziali non sono ancora consolidati, il testo, ponendo in evidenza il fatto che numerose disposizioni costituiscono la soluzione del legislatore di questioni in passato controverse nonché il recepimento di decisioni della Corte di giustizia Ce comunque già efficaci nel nostro ordinamento, consente di poter disporre di sicuri parameri interpretativi sin da ora per l’applicazione del nuovo codice. Altre riforme settoriali, sia pur di vasta portata, sono intervenute già da qualche anno per cui l’opera ha potuto analizzarne gli aspetti significativi e quelli più controversi o problematici, fornendo le soluzioni interpretative già elaborate dalla giurisprudenza come quelle in materia di pubblico impiego, in materia espropriativa e nei servizi pubblici. Di particolare rilevanza è stata la riforma del titolo V della Costituzione per quanto concerne il rapporto Stato, Regioni ed Enti Locali alla quale il testo dedica un importante e vasto capitolo analizzando la giurisprudenza, soprattutto della Corte Costituzionale, che si è espressa in tutte le materie convolte. Altri interventi legislativi hanno assunto una portata generale in quanto hanno inciso in modo trasversale su tutto il diritto amministrativo. In proposito, basti pensare alla modifica della legge n. 241 del 1990 sul procedimento amministrativo praticamente riscritta dalla legge n. 15 del 2005. Nel testo sono stati analizzati i principali orientamenti giurispudenziali interpretativi delle nuove norme dedicando alcuni appositi capitoli non solo al procedimento amministrativo ma anche ai nuovi modi di operare della Pubblica Amministrazione delineati dalla citata novella che ha valorizzato gli accordi tra privati e pubblica amministrazione, gli accordi e le convenzioni tra pubbliche ammnistrazioni, a vari livelli, le conferenze di servizi nonchè individuato una nuova forma di attività amministrativa non autoritativa diretta a perseguire i fini pubblici. Di particolare rilievo, poi, è stata la riforma del processo amministrativo ad opera della legge n 205 del 2000 che, essendo in vigore da alcuni anni, è stata esaminata nei capitoli del manule dedicati al processo amministrativo alla luce di un numero rilevante di decisioni consentendo di evidenziare gli orientamenti interpretativi della giurisprudenza che, dopo numerosi contrasti iniziali, si sono oggi in parte assestati. La materia espropriativa è quella che ha determinato i maggiori problemi ermeneutici a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Testo Unico di cui al D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 che ha unificato i procedimenti espropriativi, in quanto ai contrasti interpretativi previgenti si sono aggiunti quelli delineatisi a seguito delle sentenze della Corte Costituzionale n. 204 del 2004 e 191 del 2006. Nei capitoli del manuale dedicati a questa materia sono state analizzate nel dettaglio tutte le sentenze dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato e delle Sezioni Unite della Cassazione in proposito. Gli arresti giurisprudenziali in materia di risarcibilità degli interessi legittimi, a cui è stato dedicato un importante capitolo, hanno espresso orientamenti interpretativi delineati, salvo il contrasto giurisprudenziale tra G. O. e G. A. sulla pregiudizialità amministrativa e le decisioni della Corte di Giustizia Ce per quanto concerne la risarcibilità in materia di appalti. Inoltre, un capitolo corposo è stato dedicato alle numerose ed importanti funzioni della Corte dei Conti, anche a seguito delle recenti riforme, analizzando tutti gli aspetti significativi anche dell’attività giurisdizionale e, in particolare, gli orientamenti del giudice contabile per quanto concerne la responsabilità amministrativa. Con l’ausilio di due prestigiosi Avvocati del libero foro, infine, sono stati predisposti alcuni schemi di atti giudiziari utili per la prova pratica all’esame di abilitazione e per la professione forense. La finalità di questo manuale non è soltanto quella di consentire la definizione del quadro completo degli istituti di diritto amministrativo ma anche quella di costituire un importante supporto pratico per coloro che si accingono a preparare pubblici concorsi ad ogni livello nella Pubblica amministrazione, nella magistratura ordinaria, amministrativa e contabile, per l’esame di abilitazione alla professione forense nonchè per gli operatori del diritto amministrativo e per le pubbliche amministrazioni. |
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