Presentazione del sito http://studiocelentano.it del Cons. Francesco
Brugaletta
Nessuno può più nascondere ormai che si sta verificando,
grazie al rapido progresso tecnologico, una profonda e rapida evoluzione
dei tradizionali modelli di comunicazione.
I bit stanno sostituendo gli atomi come strumento fondamentale di comunicazione
tra gli uomini.
La tecnologia, principale elemento trainante del cambiamento in atto,
si presenta con le seguenti caratteristiche fondamentali:
a) uso integrato di ben quattro diversi canali elettronici (telefono,
cavo, satellite e sistemi di diffusione con stazioni a terra) in grado
di superare ogni tradizionale barriera;
b) estrema facilita' d'accesso alle informazioni;
c) nuovi sistemi di comunicazione intrinsecamente interattivi che possono
conferire all'utente (per la prima volta) una gran possibilità di
controllo del processo di comunicazione.
La più' efficace delle nuove applicazioni tecnologiche è
Internet.
La rivoluzione in atto non può' non riguardare anche l'informazione
che ha per oggetto la giustizia e i dati giuridici.
L'informazione giuridica oggi, usando Internet , può divenire
globale, totale e mondiale, rapida e efficace; esperta nell'uso di tempo
reale, multimedialità e interattiva'.
Nell'era del cyberspazio anche l'informazione giuridica andrà,
perciò, verso un’informazione senza carta, che possiamo definire
digitale, elettronica o virtuale.
Quest’evoluzione è resa indispensabile per il verificarsi di
tre fattori:
1- informatica e telematica possono rendere le norme giuridiche e gli
atti d’interesse pubblico (sentenze, atti amministrativi) facilmente conoscibili
e reperibili da parte di tutti i componenti la collettività;
2- possono fare in modo che la conoscenza si realizzi in tempo reale
rispetto al momento dell'adozione;
3- possono fare in modo che si verifichi un feedback (interattività)
con la collettività amministrata.
Il fatto che computer e telematica siano sempre più' indispensabili
per la ricerca giuridica vale in Italia più che altrove.
Infatti l'Italia oggi ha un numero di leggi enormemente superiore a
quello degli altri paesi europei; Carlo Nordio nel suo libro "Giustizia"
a pag. 44 scrive : "la soluzione più realistica e immediata è
anche la più facile e soprattutto la più economica. Bisogna
eliminare alcune decine di migliaia di leggi".
E' evidente che in questo contesto l'informatica e la telematica si
appalesano indispensabili per districarsi nell'alluvione di norme che caratterizza
il nostro ordinamento (ne parlo nel mio "Brevissime considerazioni sulla
pubblicità delle leggi, reti telematiche e Internet" in Rassegna
Forense, n. 2, agosto 97, pag. 493).
Già oggi, per fare un esempio, su Internet è possibile
reperire gratuitamente le leggi del Parlamento italiano, le novità
del CED della Cassazione, le sentenze della Corte di giustizia europea
e di tanti Tribunali anche italiani, le leggi Regionali e cosi' via.
Perciò è benvenuta la nuova rivista elettronica studiocelent@no.it©,
Periodico telematico interattivo di interesse giuridico, con Direttore
Responsabile: Sergio De Nicola e con Autore ed Editore: Francesco Celentano.
studiocelent@no.it© si presenta non solo come un contenitore di
informazioni giuridiche a 180 gradi (si vedano i link denominati "Notiziario",
"Indici di dottrina", "atti di convegni", "pubblicazioni giuridiche", "siti
di interesse giuridico") , ma anche come un realizzatore di interattività
(si veda l'invito a collaborare contenuto in uno dei pulsanti del frame
a sinistra della Home page) e strumento atto ad offrire servizi on demand
(nella pagina "Juris" è possibile compilando una apposita forma
richiedere l'invio di testi di legge e sentenze).
Un richiamo particolare voglio fare alla pagina che raccoglie le tesi
in giurisprudenza e al servizio sulle traduzioni online (anche questi accessibili
da pulsanti posti nel frame a sinistra dell’Home page).
In conclusione, sono convinto che Internet con il contributo dei siti
giuridici online, tra i quali studiocelent@no.it© si colloca, faciliterà
sempre più la ricerca giuridica e la crescita della consapevolezza
e della coscienza sociale e quindi della democrazia.
Dr. Francesco Brugaletta -magistrato del Tar Catania- Direttore di Diritto
& Diritti
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