Convegni

Seminario sul Testo Unico in materia espropriativa - Sirmione  21-22-23 Aprile 2004

La disciplina degli espropri è radicalmente trasformata dal Testo Unico, che ha natura innovativa proprio allo scopo di superare la precedente frammentaria normativa, disciplinando ex novo il procedimento in modo unitario ed uniforme per tutte le amministrazioni.
La nuova normativa, dunque, delinea un unico modello procedurale per tutte le categorie di beni immobili da espropriare e per tutti i soggetti pubblici, ma anche privati, competenti.
Tra le più importanti novità vi è l’obbligo per le amministrazioni di costituire un apposito ufficio per le espropriazioni, il cui dirigente emanerà tutti gli atti della procedura espropriativa.
Particolare attenzione è prestata al momento partecipativo, prevedendo la comunicazione agli interessati dell’avvio del procedimento in ciascuna delle fasi dell’iter espropriativo.
Il Testo Unico interferisce anche in modo importante con la normativa urbanistica e con quella riguardante i lavori pubblici.
Viene affrontato il problema dell’accessione invertita, prevedendo la possibilità di un “atto di acquisizione” per l’acquisto di beni utilizzati senza titolo per scopi di interesse pubblico.
Il D.Lgs. 27/12/2002, n. 302, ha introdotto importanti modifiche all’originario Testo Unico contenuto nel D.P.R. 8/6/2001, n. 327.
L’esercizio del potere espropriativo può essere attribuito o delegato al contraente generale, oltre che al concessionario di opera pubblica.
È previsto un iter espropriativo semplificato per le opere di cui all’art. 1 comma 1 della legge 443/2001 (c.d. legge obiettivo) e nel caso in cui il numero degli espropriandi sia superiore a cinquanta.
Viene reintrodotta nell’ordinamento l’occupazione d’urgenza.
Diviene possibile l’emissione del decreto di esproprio anche nel caso di accettazione dell’indennità offerta.
Le amministrazioni, dunque, sono chiamate a rivedere integralmente le procedure e gli strumenti, al fine di adeguarsi ai principi di maggiore trasparenza ed efficacia richiesti dalla riforma.
 

RELATORI
UGO DI BENEDETTO
Consigliere del T.A.R. Emilia Romagna; collaboratore dei quotidiani Il Sole 24 Ore e Italia Oggi.

PAOLO PANTULIANO
Dirigente Amministrativo, Responsabile del Servizio Espropri del Comune di Firenze.
 

SONO INVITATI A PARTECIPARE:

Assessori ai Lavori Pubblici
Segretari comunali e provinciali
Responsabili dell’Ufficio Tecnico
Responsabili del Servizio Affari Generali
 

PROGRAMMA
I GIORNATA
• Gli obiettivi e la natura innovativa del Testo Unico.
• Il principio di legalità della procedura di esproprio.
• La competenza all’emanazione degli atti di esproprio.
• L’ufficio per le espropriazioni: il dirigente ed il responsabile del procedimento; loro competenze.
• I presupposti per l’emanazione del decreto di esproprio.
• I vincoli preordinati all’esproprio.
• La dichiarazione di pubblica utilità.
• La partecipazione degli interessati al procedimento.
• La pianificazione urbanistica, la progettazione delle opere pubbliche ed il loro rilievo ai fini della procedura di esproprio.

II GIORNATA
• La procedura di esproprio: 
 - la determinazione provvisoria dell’indennità;
 - l’occupazione d’urgenza;
 - il pagamento o il deposito dell’indennità;
 - l’emanazione del decreto di esproprio;
 - il contenuto del decreto di esproprio;
 - la trascrizione del decreto.

III GIORNATA
• La determinazione del valore dei beni da espropriare.
• I residui casi di accessione invertita per utilizzo senza titolo del bene.
• L’indennità di asservimento.
• La cessione volontaria.
• La retrocessione.
• L’occupazione temporanea.
• La fase transitoria.
 
 
 

LE LEZIONI SI TERRANNO DALLE ORE 9 ALLE ORE 14

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