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Aggiornamento - Penale |
Cassazione penale, sez. V, Sentenza n. 3901 del 31 gennaio 2001, sul reato di truffa in caso di false attestazioni dei dipendenti pubblici sui fogli di presenza SVOLGIMENTO IN FATTO E DIRITTO
Con sentenza in data 25.6.1998 il Tribunale di Palermo aveva dichiarato
R.M.A., P.V., R.R., M.G.
L'impugnata sentenza assolveva M. e L. dal reato di falso, confermando
nel resto, la pronuncia
Il ricorrente R. allegava i seguenti motivi.
1) Violazione di legge in relazione all'art. 493 c.p., per mancanza della
qualifica di "incaricato di
2) Vizio di motivazione quanto alla truffa, ritenuta sulla base di un dato
meramente formale
I ricorrenti P. e R.R. deducevano i seguenti motivi.
1) Violazione di legge in ordine al reato di falsità, per carenza
del pubblico servizio, anche in
2) Violazione di legge in relazione alla "induzione in errore"
per la truffa, considerato che
M. e L. allegavano il solo motivo concernente la truffa (n. 2).
Gli altri ricorrenti (A., A., R. G., D.M. e M) denunziavano violazione
di legge e carenza di
Chiedevano tutti l'annullamento dell'impugnata sentenza.
Ritiene questa Corte che i ricorsi L. e M. (concernenti il solo reato di
truffa) nonché di R., P. e
Il R. invero, cesura la motivazione dell'impugnata sentenza ritenendo l'irrilevanza
- in relazione
La Corte di merito ha, invece, adottato una motivazione congrua e logica
in ordine alla
Costituisce, poi, censura di merito la valutazione in ordine al raggiungimento
della prova sulla
Sempre in tema di truffa, gli altri quattro ricorrenti sopra ricordati
contestano, nel ricorso
La censura è infondata, poiché confonde palesemente l'accondiscendenza
delle persone
Se, infatti, la presunta consapevolezza - in funzionari o anche rappresentanti
dell'ente -
Quanto al reato di falsità, si sostiene dai ricorrenti P. e R.R.
che la natura privatistica
Va, invece, rilevato che lo stesso art. 358 c.p. definisce il "pubblico
servizio" e,
Sono incaricati di un pubblico servizio "coloro i quali, a qualunque titolo,
prestano un pubblico
La configurazione del reato ex art. 493 c.p. va escluso, nella specie, sotto altro profilo.
La norma in esame, invero, impone che l'atto falso venga redatto nell'esercizio
delle
Ora, l'incaricato alla raccolta o al trasporto dei rifiuti quando appone
la firma di presenza al
Ne consegue che tanto il R. quanto il P. e R.R. vanno assolti dal reato
di falsità in atto
Si rende necessario il rinvio alla corte di merito al fine della rideterminazione
della pena per la
Va accolto, ancora, il ricorso di A., A., R.G., D.M. e M., chiamati a rispondere
solo dell'omissione
L'art. 328 c.p. ancora una volta fa riferimento all'incaricato del pubblico
servizio, secondo la
Questa norma si riferisce ad "attività" che, per essere tale, deve
esplicarsi nelle "forme della
Di per sé tale richiamo sancisce la necessità di veste "documentale"
per una "manifestazione
In ogni caso, alla stessa nozione giuridico-amministrativa di "attività"
rimane estranea l'attività
L'ultima parte, poi, chiarisce ancora meglio la portata della disposizione
laddove esclude "lo
L'operatore ecologico in senso stretto (del quale si discute in questa
sede) svolge in sostanza
Né può condividersi la possibilità di qualificare
il fatto entro i limiti dell'art. 340 c.p.
La pronuncia di assoluzione deve ricorrere alla formula più ampia
dell'insussistenza del fatto,
La soluzione adottata consente l'estensione del giudicato, ex art. 587
c. 1 c.p.p., a T.G. e T.G.,
I ricorrenti M. e L., che vedono rigettata la loro impugnazione, vanno
condannati in solido al
PER QUESTI MOTIVI
Annulla la sentenza impugnata, nei confronti di P.V., R.M.A. e R.R. - limitatamente
ai reati di
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata nei confronti di A.F.P., A.
E., R.G., D.M. A. e M. P. -
Rigetta i ricorsi di M. G. e L. G. che condanna al pagamento in solido delle spese processuali.
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